1867. La Russia vende l’Alaska agli Stati Uniti d’America. Ogni colonia e avamposto russo vengono smantellati; solo i componenti di una piccola comunità si rifiutano di rimpatriare, preferendo rimanere in una terra all’apparenza inospitale piuttosto che finire smembrata in Siberia. Da questa decisione nasce il folle progetto di cercare un’alleanza con la nazione indiana Tlingit per preservare il territorio dall’avanzata degli americani. In cinque si metteranno in viaggio, capitanati dal comandante Kornitov. Un viaggio verso l’ignoto, denso di pericoli, che si protrae per più di un mese, sino ad arrivare all’accampamento dei Tinglit più occidentali.
Parallelamente, l’Olympus, un moderno veliero della marina americana, naviga verso nord per spianare il terreno ai futuri coloni. Dapprima, i militari si stabiliscono in una piccola isola distante poche leghe dai vicini Haida, tribù con cui familiarizzano subito; poi, per un malinteso dovuto a troppa superficialità, le cose precipitano e dopo una furiosa battaglia l’Olympus salpa diretto sempre più a nord.
Il destino dei personaggi di quattro diversi popoli si compirà in territorio Tlingit.