Si scrive Venezia ma si legge Bellini, Carpaccio, Giorgione, Tintoretto, Tiziano, Veronese, Canaletto… e tutti gli artisti che hanno reso la città della Laguna una delle capitali dell’arte universale. Ma anche Monet, Turner, Sargent e infiniti altri che da ogni parte del mondo sono giunti a Venezia e ne hanno fatto l’oggetto della loro pittura. Oggetto cangiante, prismatico e sfuggente come un sogno di acqua e di luce.
Martin Gayford, uno dei piú noti «narratori d’arte» al mondo, ha scritto una personalissima storia dell’arte degli ultimi cinque secoli attraverso un punto di vista unico: Venezia.
La sua competenza e la sua cultura di critico, infatti, sono messe al servizio di un racconto avvincente e pieno di storie in cui Venezia diventa oggetto e soggetto della pittura: cantiere a cielo aperto brulicante di artisti e botteghe, ma anche destinazione del Grand Tour e sfondo privilegiato in cui «studiare» l’acqua e la luce. Enigma e tesoro, l’essenza stessa di Venezia ha a che fare con l’immagine, il riflesso, lo sguardo, la visione, attraendo cosí migliaia di artisti. E non a caso ancora oggi con la Biennale è una capitale dell’arte e della riflessione sull’arte. Gayford, appoggiandosi a piú di centosettanta immagini e tantissime testimonianze letterarie, da Henry James a Peggy Guggenheim, ai ritratti di Venezia ne aggiunge uno: il suo libro.
Libro dell’anno per The Times e libro d’arte dell’anno per The Sunday Times.
Edizione: 2024
