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Moby Dick

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Moby Dick

Cari lettori, anche questo mese torniamo da voi con un classico della letteratura marinaresca che sicuramente conoscete e che magari avete letto durante la vostra carriera scolastica. Si tratta di Moby Dick, capolavoro di Herman Melville pubblicato nel 1851. Flop incredibile all’epoca della sua pubblicazione, è solo dopo la morte dell’autore che viene riscoperto e osannato da pubblico e critica di tutto il mondo. In Italia approderà solo nel 1930, grazie a una prima traduzione a cura di Cesare Pavese.

LA GENESI DEL ROMANZO

Melville è senz’ombra di dubbio uno degli scrittori americani più famosi nel mondo; tuttavia, non tutti sanno che è stato prima mozzo e poi marinaio semplice durante la sua giovinezza, con imbarchi su diverse navi in vari oceani. Mentre alcune sue opere sono esplicitamente autobiografiche, Moby Dick è un romanzo d’avventura ispirato al naufragio della baleniera Essex, avvenuto nel 1820, e contiene evidenti riferimenti ai numerosi imbarchi dell’autore a bordo di baleniere nell’Oceano Pacifico.

LA TRAMA

A narrare la storia è il suo protagonista, Ishmael, un marinaio esperto che decide di imbarcarsi sulla Pequod per andare a caccia di balene. A governare questa “nave della vecchia scuola, piuttosto piccola” c’è il capitano Achab, un uomo massiccio e misterioso senza una gamba. Achab è alla disperata ricerca di Moby Dick, un gigantesco capodoglio bianco che in una precedente spedizione ha distrutto la sua nave, tranciandogli una gamba. La sete di vendetta di Achab lo renderà cieco di fronte alle insidie della spedizione e, nonostante i continui avvertimenti degli altri membri dell’equipaggio, porterà lui e tutta la sua ciurma alla morte. Unico a salvarsi sarà proprio il nostro Ishmael, salvato da un’altra nave nelle vicinanze dopo il naufragio della Pequod.

 LA MAESTOSITA’ DI MOBY DICK

Ogni lupo di mare deve prima o poi cimentarsi nella lettura di Moby Dick, romanzo meraviglioso e intenso, ma non fra i più scorrevoli e accessibili al grande pubblico. Lo stile di Melville simula quello del moto ondoso, con pagine e pagine di calma piatta alternate ad altre di ricche di azioni concitate e cruente. Lunghe descrizioni e introspezioni psicologiche non sempre facilmente digeribili dai lettori meno accaniti precedono spesso i momenti cruciali del romanzo, dinamici ed esplosivi. Un paragrafo dopo l’altro, affronteremo con i protagonisti i grandi temi della vita: la potenza sovrumana della natura e l’intraprendenza illuministica dell’uomo, il terrore dell’ignoto e la lotta per la sopravvivenza, la fede in Dio e l’eterna battaglia fra bene e male nell’animo umano.

MOBY DICK NELLA CULTURA POP

Questo romanzo di Melville è certamente uno dei più celebri dell’epoca che viene definita American Renaissance e la dimostrazione sta nel fatto che non si contano le riedizioni, le traduzioni, i film e le varie opere ispirate o collegate a esso. Addirittura la famosissima catena di coffee bar Starbucks prende il nome dal primo ufficiale della Pequod, nonché uno dei personaggi più significativi del romanzo. In un primo momento, l’azienda aveva addirittura considerato proprio il nome dell’imbarcazione, orientandosi poi su quello che è diventato un marchio conosciuto in tutto il mondo.

MOBY DICK ALLA LIBRERIA DEL MARE

Anche qui in libreria le opere ispirate a Moby Dick non si contano! Vi ricordiamo in particolare le creazioni di Elisabetta Stoinich di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo! Se vi va di leggere Moby Dick, invece, vi suggeriamo l’edizione di Einaudi, che trovate qui. Per chi, infine, vuole approfondire la storia vera che ha ispirato il capolavoro di Melville basta cliccare qui.

Buona lettura, cari lupi di mare, e buon vento a tutti!

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