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Le avventure di Gordon Pym

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Le avventure di Gordon Pym

Cari lettori, per questo mese vogliamo stupirvi con un classico della letteratura marinaresca che ha tutti gli elementi per entrare a pieno titolo nella categoria! Le avventure di Gordon Pym è l’unico romanzo scritto da Edgar Allan Poe, celebre, invece, per i suoi racconti dell’orrore. Siete pronti a tuffarvi con noi in questo mare di curiosità?

LA TRAMA

Il protagonista di questa storia, che ci viene narrata come realmente avvenuta, è il giovane Arthur Gordon Pym. Pym si imbarca un giorno, di nascosto dalla sua famiglia, sulla Grampus, una baleniera, con l’aiuto dell’amico Augustus Barnard, che dovrebbe occuparsi di farlo rimanere a bordo in tutta sicurezza. Purtroppo, come da tradizione letteraria, questo viaggio per mare si rivelerà essere una tragedia, un susseguirsi continuo e inarrestabile di fatti sconvolgenti. Dapprima un ammutinamento sulla Grampus, poi una terribile tempesta, in seguito la decisione dell’equipaggio di cibarsi l’uno dell’altro per sopravvivere. E ancora l’arrivo in un arcipelago abitato da crudeli e sanguinosi indigeni, la fuga verso il Polo Sud e, finalmente, l’apparizione della nave Jane Guy che lo porterà alla ricerca di nuove terre.

L’AUTORE

Edgar Allan Poe non è certamente annoverabile tra i canonici scrittori del mare, quegli autori celebri per aver composto soprattutto romanzi d’avventura ambientati sull’acqua. Infatti, è noto ai più come padre putativo del genere horror. A lui si deve l’invenzione di quel genere che oggi viene chiamato thriller psicologico, perché con il suo straordinario talento è stato in grado di regalarci storie angoscianti e spaventose che toccano prima di tutto la mente. Chi non ha letto (o sentito parlare) del suo breve racconto Il cuore rivelatore o de Il corvo?

 

L’ORRORE DEL MARE

Nel suo unico romanzo, dunque, Poe concentra tutte le sue capacità, riuscendo a rendere il mare spaventoso, così come la vita legata a esso e la permanenza di Arthur Gordon Pym in questa lugubre dimensione. Come svestiti del loro velo di umanità, i protagonisti del racconto si mostrano per quello che sono quando il mare specchia i loro volti: creature terribili, capaci di atrocità inimmaginabili. Il mare ci mette di fronte a tutta la brutalità di cui siamo capaci come esseri umani e nessuno meglio di Poe riesce a ritrarre questa realtà. Come scriveva Alessandro Baricco nel suo Oceano mare: “È uno specchio, questo mare. Qui, nel suo ventre, ho visto me stesso. Ho visto davvero”.

Buona lettura, cari lupi di mare, e buon vento a tutti!

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