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Appunti sparsi su una gita di piacere

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Appunti sparsi su una gita di piacere

Siamo piuttosto sicuri che sentendo parlare di Samuel Langhorne Clemens molti di voi penserebbero ad uno scrittore emergente, ad un novellino della letteratura marinaresca di cui vogliamo farvi conoscere l’opera prima. In realtà, Samuel è il vero nome di Mark Twain, il celeberrimo autore statunitense nato e vissuto nel XIX secolo. Oggi vogliamo parlarvi proprio di una sua opera: Appunti sparsi su una gita di piacere. Questo piccolo gioiellino appartiene a pieno titolo alla nostra personale classifica dei classici della letteratura marinaresca da leggere assolutamente. Mettetevi comodi!

La trama

Come spesso accade a racconti e novelle di autori molto famosi, anche “Appunti sparsi su una gita di piacere” è passato inosservato per lungo tempo. La prima edizione italiana, con traduzione di Franca Piazza, è a cura di Passigli Editore e risale al 1992. In quest’opera Twain racconta con grande ironia un viaggio immaginario in battello da New York a New Haven e alle Bermuda; un viaggio “di piacere”, appunto. Fra incontri, conversazioni e descrizioni, lo scrittore ci regala passaggi degni del suo genio umoristico.

Tre racconti per un libro

L’autore dei due capolavori Le avventure di Tom Sawyer e Le avventure di Huckleberry Finn ha aggiunto al volume anche altri due brevi e spassosissimi racconti. La grande rivoluzione di Pitcairn racconta di come una società in apparenza felice e libera possa trasformarsi rapidamente in un regime dittatoriale a causa di un singolo. Il breve e conclusivo Dissertazione sui neonati chiarisce quanto essi non siano particolarmente amati da Twain.

Il viaggio in battello

Pur non essendo un’opera particolarmente famosa, Appunti sparsi su una gita di piacere di Mark Twain si può a pieno titolo inserire nell’elenco di classici del mare che tanto amiamo consigliarvi. I protagonisti del racconto navigano da New York alle Bermuda vivendo bizzarre avventure e fantasticando su quello che ai loro occhi appare come un paradiso. In verità si accorgeranno presto che ogni luogo ha le sue problematiche.

 

Mark Twain viaggiatore

Come accennavamo, il racconto è ambientato su un battello. Twain fa certamente riferimento al periodo in cui, quando era ancora conosciuto con il suo nome di battesimo, lavorava come pilota di battelli lungo il fiume Mississippi insieme al fratello Henry. Proprio a questo periodo sembra fare riferimento il suo pseudonimo: pare derivi dal grido in uso nello slang della marineria fluviale degli USA per segnalare la profondità delle acque: by the mark, twain, ovvero: dal segno, due (sottinteso tese). Twain, inoltre, amava viaggiare: indimenticabile il suo viaggio alle Hawaii dove trascorse circa 4 mesi. Durante quel periodo raccolse diverse testimonianze di marinai sopravvissuti al naufragio del clipper Hornet e ne trasse successivamente un bellissimo racconto: Il naufragio della Hornet.

E voi siete appassionati delle opere di Twain quanto noi? Se siete curiosi di leggere anche questa la potete trovare qui o venendo a trovarci in libreria!

 

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