Alain Gerbault, l’eterno pellegrino
Alain Gerbault
Cari lettori, oggi non parleremo nello specifico di un solo classico della letteratura di mare, ma vi racconteremo la storia di un navigautore che ha scritto diversi libri durante il suo eterno pellegrinaggio tra un’isola e l’altra dell’Oceano Pacifico: molti di voi staranno pensando al celebre Bernard Moitessier, un mito per intere generazioni di velisti. Ma noi invece vi parleremo di un suo connazionale meno noto in Italia, ma non meno interessante da scoprire e da leggere: Alain Gerbault!
L’INSODDISFAZIONE LATENTE
Nato nel 1893 a Laval, nella Loira, Alain è figlio di una famiglia benestante e la sua condizione si rispecchia in quelle che sono state da sempre le sue passioni: il calcio, il tennis, la pesca e la caccia. Diventato ingegnere civile, viene arruolato come ufficiale aviatore durante la Prima Guerra Mondiale. Il suo talento per il volo è da subito molto evidente e alla fine della guerra viene decorato come eroe. Lasciata l’aviazione, Alain Gerbault si dedica prima agli affari e poi al tennis, diventando un giocatore professionista. Pur eccellendo in quasi tutte le attività che intraprende (acrobazie aeree, ingegneria, tennis, bridge…) Gerbault sembra sempre insoddisfatto, sempre alla ricerca di qualcosa che gli manca.
L’INCONTRO CON IL MARE
È durante un viaggio in Inghilterra, a Southampton, in occasione di un torneo di tennis, che Alain incontra quella che sarà la sua compagna di viaggio più fidata per la prima volta. Si innamora del Firecrest, una vecchia imbarcazione inglese. Attratto dalla possibilità di fare lunghe traversate, decide di acquistarla e trascorre circa un anno a navigare nei pressi di Cannes. Due anni dopo, nel 1923 Gerbault salpa da Gibilterra per intraprendere il suo giro del mondo, che tra una tappa e l’altra (New York, Tahiti e altri loci amoeni) si conclude in Francia nel 1929.
I LIBRI DI ALAIN GERBAULT
L’impresa di Gerbault è racchiusa in tre testi che raccontano le diverse fasi del suo giro del mondo. Solo, attraverso l’Atlantico, Verso il sole e Sulla rotta del ritorno esplorano ogni dettaglio di quei sei anni di pellegrinaggio per mare, alla scoperta delle isole più belle del mondo ormai devastate dalla violenza del colonialismo.
Il vangelo del sole ripercorre il suo intero viaggio, mentre Le isole della bellezza è un inno alla Polinesia, terra di cui si innamora perdutamente. Quest’opera è sicuramente la più bella, la più felice, la più ricca di speranza, in totale contrapposizione a Polinesia, un paradiso che muore, che vuole essere una sorta di testamento, un’amara constatazione di quanto la crudele civiltà bianca abbia inciso sulla distruzione di questa terra.
GLI ULTIMI ANNI
Insofferente alla vita moderna, Alain Gerbault decide di trascorrere gli ultimi anni della sua vita in un infinito pellegrinaggio tra un’isola e l’altra, fedele a se stesso e al suo desiderio di bellezza e libertà. Speriamo di avervi incuriositi, cari lettori, con la storia straordinaria di questo personaggio tormentato e affascinante. Se volete saperne di più, come sempre, potete dare un’occhiata ai suoi libri cliccando qui.
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