Il paesaggio costiero siciliano appare come un arazzo di colori intessuto di trame fitte di scogliere, sabbia e acqua. E sullo sfondo di queste suggestioni, i sapori della cucina marinara, forti, decisi e concentrati, evocano civiltà e tradizioni antiche. Autentico scrigno di ricchezze, il mare siciliano offre infiniti spunti gastronomici: zuppe e guazzetti, fritture e grigliate, timballi e stufati sono capisaldi di un’autentica cultura gastronomica che privilegia soprattutto il piatto unico. Pietanze a base di tonno a occidente e di pesce spada a oriente, danno origine a una scia di sapori che, da ogni capoluogo, dilaga in tutta l’isola. La pasta con le sarde, il cuscus, la ghiotta, lo stoccafisso alla messinese sono solo alcuni esempi di un grande patrimonio di sapori in perfetta simbiosi di semplicità e gusto. Autarchica è, invece, la gastronomia delle isole minori, dove i prodotti della pesca sono sapientemente combinati con quelli dell’orto. E nei piatti c’è ancora la memoria di quella necessità di sopravvivenza che eleva ad arte l’esigenza di conservare a lungo ingredienti come i pesci, gli ortaggi e il pomodoro, per affrontare l’isolamento invernale.