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moby dick

Sottotitolo: o la balena

Autore: herman melville

Editore: frassinelli

ISBN: LDM1596214899

Esaurito

COD: LDM1596214899 Categorie: , , ,

Descrizione

Raro esemplare della sesta ristampa dell’edizione del 1955 di Frassinelli Tipografo Editore del 1959 in buono stato di conservazione. In-16, legatura editoriale (rovinata al dorso) con copertina rigida cartonata blu illustrata in bianco al piatto anteriore e al dorso; con cofanetto in carta rosso (in parte scolorito) illustrato in oro; 784 pp. con volantino promozionale coevo.

Traduzione di Cesare Pavese riveduta e migliorata.

Prefazione di Cesare Pavese del 1941.

Dalla prefazione: “Tradurre Moby Dick è un mettersi al corrente con i tempi. Il libro, ignoto sinora in Italia, ha tacitamente ispirato per tutta la metà del secolo scorso i maggiori libri di mare. […]

Moby Dick è, in un migliaio di pagine, una novella alla Poe, con tutta la sua costruzione, i suoi effetti ragionati di terrore; e, insieme, una di quelle analisi morali di peccatori, di ribelli a Dio, che, espresse in uno stile caldo e sfavillante da sermone, legano il nome della Lettera Scarlatta più forse alla storia del Puritanesimo che non a quella della poesia. […]

Ma Moby Dick, così ragionato e tecnico com’è, vale anzitutto per l’ispirazione biblica. In esso la Balena, dopo tutte le classificazioni e i nomi scientifici ed archeologici, rimane soprattutto il Leviatan.

Si legga quest’opera tenendo a mente la Bibbia e si vedrà come quello che potrebbe anche parere un curioso romanzo d’avventure, un poco lungo a dire il vero e un poco oscuro, si svelerà invece per un vero e proprio poema sacro cui non sono mancati né il cielo né la terra a por mano. […]

Oltre che un mito morale, la favola di Moby Dick è anche una sorta di oceanico trattato zoologico e baleniero, e un poema dell’azione e del pericolo. Qualche lettore più recente ravvisa, anzi, in questo tono il suo fascino più vero.

Le lunghe dissertazioni cetologiche, le minuzie descrittive sui particolari della caccia e della navigazione, le compiaciute e maliziose digressioni d’ogni genere, non soltanto testimoniano dell’estro multicorde dell’autore, ma inducono a riflettere sul singolare intreccio di questi motivi con quelli biblici suaccennati. […] Ogni capitolo, ogni periodo, ogni frase del libro ha quell’aria inevitabile e fatale che è come un suggello di classicità.”