Nella seconda metà del XVIII Secolo con lo scoppio della Guerra d’Indipendenza Americana, gli oceani divennero teatro di feroci battaglie. I corsari assoldati da entrambe le fazioni attaccavano le navi commerciali e militari a bordo di veloci brigantini in cambio di premi in denaro, mentre i pirati, che dai primi si distinguevano per non avere un’autorizzazione governativa ufficiale (la cosiddetta lettera di corsa), erano semplici malviventi, ma abilissimi marinai, che facevano razzie lungo le coste dei Caraibi.
Quando, poi, nel 1808 fu abolito il commercio di schiavi, si sviluppò un’altra forma di crimine legata al trasporto illegale di uomini, donne e bambini prelevati lungo le coste dell’Africa.
Per tutte queste attività erano necessarie navi veloci, dal basso pescaggio e manovriere, così da essere facilmente gestite anche da equipaggi ridotti. Alcuni comandanti divennero eroi, altri terrori dei mari.
“Le rotte della paura” è il risultato di una meticolosa opera di documentazione che ha riportato alla luce il profilo di usi, costumi, uomini e navi che, nel bene o nel male, hanno contraddistinto un’epoca. Un’opera visuale dove l’arte del disegno si sposa alla meticolosità del testo.
Edizione: 2019