gipsy moth
Sottotitolo: il giro del mondo a vela
Autore: francis chichester
Editore: ugo mursia editore
ISBN: LDM1550758107
Esaurito
Descrizione
Raro esemplare della prima edizione di Ugo Mursia & C. del 1967 in ottimo stato di conservazione, collana “I Libri del Mare” (Viaggi e avventure 1). In-8, legatura editoriale con copertina rigida telata blu (scolorita al dorso) e impressioni oro al piatto anteriore e al dorso; sovraccoperta in carta plastificata illustrata a colori con alette; risguardi illustrati in nero con spaccato del Gipsy Moth IV; 344 pp. (brunite ai tagli) con 11 disegni e 7 cartine nel testo e 40 fotografie in nero e 25 a colori fuori testo.
Traduzione dall’inglese e presentazione di Alex Carozzo.
Dall’aletta anteriore: Il giro del mondo a vela compiuto dal navigatore solitario Francis Chichester col piccolo yatch Gipsy Moth è stato definito viaggio del secolo e veramente ha impressionato il mondo intero.
Partito da Plymouth il 27 Agosto 1966, per compiere poco dopo, in alto mare, i suoi 65 anni, Chichester raggiunse Sydney in 107 giorni di navigazione durante i quali, da Madera in poi, non vide più terra, nemmeno doppiando il Capo di Buona Speranza, fino a quando non avvistò l’Australia, nell’imminenza dell’arrivo. Ripartito da Sydney, in 119 giorni attraversò il Pacifico, vide fugacemente terra doppiando Capo Horn, risalì l’immensa solitudine dell’Atlantico e rientrò a Plymouth il 28 Maggio 1967, ricevendo accoglienze un tempo riservate solo ai sovrani. La Regina Elisabetta doveva poi conferirgli il titolo di Baronetto, usando per l’investitura, in una solenne cerimonia, la spada stessa del famoso navigatore Drake.
Nel corso della sua circumnavigazione Sir Francis Chichester aveva battuto tutta una serie di primati, ma il vero motivo dell’entusiasmo mondiale per questa impresa è stato determinato dall’affermazione individuale che essa costituiva. Tutti si sono chiesti come avesse fatto quest’uomo, non più giovane, a sostenere un simile sforzo e una simile solitudine, a superare tali e tanti pericoli e ostacoli, su distanze così sterminate.
La risposta all’interrogativo si trova in questo libro: è la cronaca del viaggio scritta dal protagonista stesso, nell’immediatezza dell’impresa e, anzi, in buona parte quando la circumnavigazione era ancora in corso. Vi si rispecchiano dunque i suoi umori, i suoi problemi, le sue peripezie, così come si presentarono e non rivisti e abbelliti dalla prospettiva del tempo.
Questo libro è, perciò, un documento non solo di un’eccezionale navigazione, ma anche dello sforzo di un individuo nei confronti della natura, delle circostanze e di se stesso, per portare a termine nel mondo moderno un’impresa individuale. Diventa così una parabola, del tutto involontaria da parte dell’autore e della sua modestia, della condizione dell’uomo d’oggi e di un modo possibile di affrontare la solitudine. Gipsy Moth è un grande libro moderno del mare.