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la crociera del corsaro “wolf”

30,00

Autore: roy alexander

Editore: casa editrice a. corticelli

ISBN: LDM1754408631

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COD: LDM1754408631 Categorie: ,

Descrizione

Raro esemplare della prima edizione della Casa Editrice A. Corticelli del 1940 (Anno XVIII dell’Era Fascista) in ottimo stato di conservazione. In-16, legatura coeva con copertina rigida cartonata marrone in mezza tela; 368 pp. appena ingiallite, con risguardi carta da zucchero ed ex-libris dell’Ammiraglio Filippo Camperio all’occhiello e al frontespizio; con alcuni segni, sottolineature e note in matita blu e cartina pieghevole illustrata in nero e in rosso applicata alla pagina 361, intitolata La crociera del corsaro “Wolf” dal 30 Novembre 1916 al 24 Febbraio 1918.

Traduzione del Comandante Tito Diambra della Riserva Navale.

Dalla prefazione: La Crociera del corsaro “Wolf” non vuol essere un libro di guerra fra i tanti: essa è la storia di una delle più strane, delle più grandi avventure del mare nei tempi moderni.

[…] In poche parole, essa è la storia di una nave che riuscì a lasciare la Germania nel 1916, e per quindici mesi corse i mari affidandosi per il combustibile e per i viveri alle catture che andava facendo.

Condizione assoluta per la salvezza era poi che le catture non fossero nemmeno risapute. Le navi che incontravano il Wolf dovevano sparire, e sparire in modo che il loro destino rimanesse avvolto nel mistero. Il corsaro vagò per l’Oceano Atlantico, l’Indiano e il Pacifico, e si spinse anche nei mari polari. […]

L’Autore del libro visse come prigioniero a bordo del corsaro durante gli ultimi nove mesi della crociera.

L’Introduzione che segue riassume in breve la storia dei mesi precedenti a quelli di cui narra il libro. Poi vengono i capitoli dovuti all’Autore, scritti dal suo punto di vista personale. Egli non ha pregiudizi contro i Tedeschi, e nemmeno pro: racconta le cose come le ha viste.

Chiude il volume un’appendice relativa all’impresa del corsaro Seeadler, del quale l’Autore si occupa in quanto riguarda il Wolf.

Nell’Appendice v’è anche una nota sul punto di convegno dei corsari tedeschi e delle navi che li rifornivano nel Sud-Atlantico, che era l’Isola di Trinidad (quella brasiliana), e sui servizi che essa rese.