Isole reali o immaginarie, vicine o remote, emerse o sommerse. Isole da cui è passata la storia e isole dimenticate. Minuscole, fuori rotta, abitate da resistenti, fuggitivi, idealisti e avventurieri.
Oltremare è un itinerario che odora di nafta e salsedine. Un viaggio controvento nel vero senso della parola, in cui l’autore sale e scende da traghetti e aliscafi in autunno e inverno per tentare di cogliere l’essenza dei luoghi al netto degli scintillii estivi e del bel tempo. Perché solo certi cieli in burrasca squarciano il velo del consueto, svelando l’anima delle persone e delle cose.
In queste pagine si va a caccia del genius loci mischiando storie di vita e appunti di viaggio, si entra nelle scommesse e nelle paure di chi pratica terre estreme, si calzano le pedule per calpestare le pieghe nascoste di isole note solo per le cale più battute e fotografate. Una lirica dei luoghi attraverso emozioni e storie di vita, in cui ci si domanda non solo cosa ci sia oltre il mare, ma anche come dall’acqua si veda la terraferma. Senza infingimenti né retorica. E talvolta anche senza lieto fine.