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pq 17 convoglio per l’inferno

Sottotitolo: il racconto dei superstiti

Autore: paul lund – harry ludlam

Editore: ugo mursia editore

ISBN: LDM9788842543640

Esaurito

Descrizione

Raro esemplare della prima edizione di U. Mursia & C. del 1969 in ottimo stato di conservazione, collana “I Libri del Mare” (La guerra sui mari 1). In-8, legatura editoriale telata blu (con dorso scolorito) con impressioni oro al piatto anteriore e al dorso; sovraccoperta mancante; 288 pp., con risguardi illustrati in blu, annotazioni in penna blu sul retro del risguardo anteriore, 17 fotografie e 6 disegni dal vero in nero fuori testo.

Traduzione dall’inglese di Nico Rode.

Dalla presentazione: Ogni guerra ha i suoi misteri: episodi che rimangono (o vengono tenuti) nell’ombra. Il segreto dura anche a guerra finita; ma il velo del silenzio non riesce a essere tanto fitto da impedire che trapelino indizi o voci, e l’opinione pubblica ne trae le sue provvisorie conclusioni, saltano fuori rivelazioni più o meno autentiche, si formulano giudizi più o meno fondati. Neanche il passare del tempo riesce a cancellare del tutto un sentimento d’inquietudine dalla coscienza popolare, per ogni episodio poco chiaro, che presenta interrogativi rimasti insoluti.

Tale fu il caso per il PQ 17. Di questo convoglio di navi mercantili Alleate, partito dall’Islanda carico di rifornimenti inglesi e americani per le forze armate sovietiche, solo 4 navi su 37 giunsero a Arcangelo, nella Russia settentrionale. Una catastrofe, di cui la propaganda radiofonica tedesca si avvalse largamente senza avere nemmeno bisogno di gonfiare le cifre; ma sulla quale le autorità competenti inglesi (nel caso specifico: l’Ammiragliato) mantennero il silenzio, non solo durante la guerra, ma anche dopo la sua conclusione vittoriosa. Le ammissioni ufficiali vennero finalmente, sia pure senza fornire particolari, solo quando l’imperversare di indiscrezioni e di illazioni rese impossibile, anzi pericoloso, ostinarsi nel segreto: tanto più che, se c’era stato un errore, il principale, forse unico, responsabile era già sceso intanto nella tomba.

Ma che cosa era accaduto realmente? Come si erano svolti realmente i fatti?

Questo libro li racconta di prima mano. Uno dei suoi autori, Paul Lund, era imbarcato sul Lord Austin, un peschereccio trasformato che fu una delle unità antisommergibili della Marina inglese assegnate alla scorta del convoglio. L’altro, Harry Ludlam, ha messo in opera la sua competenza specifica di scrittore per organizzare il materiale, comprendente tutta una molteplicità di vicende, in una narrazione omogenea e evidente. E tutto è stato tratto, oltre che dai documenti, dalla viva voce dei superstiti.

Ne risulta una testimonianza viva, drammatica, senza un solo attimo in cui scada l’interesse, su un aspetto della guerra ancora poco o niente conosciuto dal lettore italiano: la guerra nelle acque gelide dell’Artico. Per tale motivo si è scelto questo libro per inaugurare – nella Collana I libri del mare – la serie La guerra sui mari, destinata in particolare al pubblico che desidera relazioni autentiche e vissute sulle vicende che hanno coinvolto e coinvolgono il destino degli uomini e delle nazioni. […]

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