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giornali di bordo nei viaggi d’esplorazione

Subtitle: primo volume: il viaggio dell’endeavour 1768-1771 – secondo volume: il viaggio della resolution e dell’adventure 1772-1775

Author: james cook

Publisher: longanesi

ISBN: LDM1657724172

Out of stock

Description

Raro esemplare in 2 voll. della prima edizione di Longanesi & C. del 1971 (primo volume) e 1974 (secondo volume) in perfetto stato di conservazione, collezione diretta da Franco Marenco “I Cento Viaggi” 13 e 14. In-8, legatura editoriale telata blu con incisioni oro al piatto anteriore e al dorso; sovraccoperta in carta illustrata a colori con alette (con segni di nastro adesivo coevo); 468 pp. ingiallite (volume primo) e 550 pp. ingiallite (volume secondo, alcune con piccole orecchie), con risguardi illustrati in nero e rosso, 11 mappe in nero nel testo e 26 illustrazioni in nero e a colori fuori testo (volume primo) e 4 mappe e 17 illustrazioni in nero nel testo e 7 tavole in nero e a colori fuori testo (volume secondo).

A cura di J. C. Beaglehole.

Traduzione di Ferdinanda Invrea e Flavia Marenco (volume primo) e di Sebastiano Morin (volume secondo).

Con un saggio introduttivo di Franco Marenco (volume primo).

Dall’aletta anteriore del primo volume: Avendo conosciuto e percorso quattro continenti, alla metà del Settecento l’esploratore europeo ambiva conoscerne un quinto. Di fronte a lui c’era l’immensa inesplorata distesa del Pacifico meridionale, e il miraggio della vasta terra che le leggende dei marinai, le teorie degli scienziati, i lambiccamenti dei cartografi vi avevano localizzato. Forse lo aspettava un altro Nuovo Mondo, la carta decisiva nel gioco degli imperialismi. Il sogno ebbe i suoi propagandisti, i suoi eroi e le sue vittime, finché James Cook non venne a dissiparlo, dando un volto definitivo all’emisfero australe. In tre memorabili spedizioni, che fanno di lui senza dubbio il più grande navigatore di tutti i tempi, questo figlio di contadini, salito dalla gavetta a farsi una formidabile esperienza scientifica e a comandare una nave della marina reale, esplorò tutto quanto i suoi predecessori non erano riusciti ad esplorare in due secoli e mezzo di tentativi. Oltre che tecnico e scientifico, il suo fu un grande successo umano, misurabile in termini di vite risparmiate (i viaggi di Cook furono i primi in cui non si moriva di scorbuto), di armonia a bordo, di buone relazioni con le popolazioni delle isole visitate. I suoi giornali di bordo portano l’impronta di una personalità straordinariamente onesta e aperta, sempre radicata nella realtà, sempre a suo agio con gente di civiltà, formazione e costumi diversissimi: un genio dell’esplorazione, se non dell’espressione letteraria. La presente edizione, la prima basata interamente sugli originali, è stata curata dal maggiore studioso dell’esplorazione del Pacifico, J. C. Beaglehole […]. Il primo volume è dedicato al viaggio dell’Endeavour (1768-1771), in cui Cook circumnavigò la terra da est a ovest, penetrando nel Pacifico fino a latitudini mai toccate da navigatori europei, e risolvendo quelli che per il suo tempo erano i grandi problemi geografici della Nuova Zelanda e della costa orientale australiana. La sua rotta lungo la Grande Barriera di Corallo resta una delle imprese marinaresche più ardite e perfette che la storia ricordi.

Dall’aletta anteriore del secondo volume: La seconda navigazione di Cook fu senza dubbio il suo capolavoro, quella che più di ogni altra conribuì ad assicurargli un altissimo, forse inarrivabile posto fra i grandi esploratori e marinai di tutti i tempi. Le immense e sconosciute distese di mare dell’emisfero australe ancora tentavano l’Europa, in cerca dell’ultima e più prestigiosa scoperta: ma i Mendana, i Quiros, i Tasman, i Bougainville, i Byron avevano già ceduto il passo all’oscuro capitano inglese, unico plebeo fra tanti personaggi titolati, che al comando di un piccolo bastimento per il trasporto del carbone aveva, fra il 1768 e il 1771, svelato alcuni dei segreti più gelosi del Pacifico. Ora, con la Resolution e l’Adventure, Cook avrebbe perfezionato il lavoro compiuto con l’Endeavour. Il piano di esplorazione era, nella sua semplicità, immane: circumnavigare da ovest a est la calotta antartica a latitudini più alte di quelle toccate fino allora da chiunque, con la Nuova Zelanda e le isole dei climi più temperati come rifugi cui ritirarsi per riparazioni e approvvigionamento. Cook lo eseguì alla perfezione, nel giro di tre anni esatti dal luglio 1772, e in cinque fasi distinte: una prima crociera lungo la banchisa nel settore atlantico e dell’oceano Indiano; una prima traversata tropicale (isole Tuamotu, Tahiti e Isole della Società, Isole Tonga); una seconda crociera lungo la banchisa, questa volta nel settore del Pacifico; una seconda traversata tropicale (Isola di Pasqua, Isole Marchesi, Tuamotu, Tahiti, Niue, Tonga, Nuove Ebridi, Nuova Caledonia, Isola di Norfolk); una terza crociera lungo la banchisa ancora nel settore atlantico. Soste in Nuova Zelanda separano le varie fasi. Ognuna di esse costituisce un’impresa a sé, fondamentale nella storia della navigazione; ognuna ebbe i suoi momenti drammatici, mentre la permanenza nelle isole diede luogo a osservazioni di profondo interesse antropologico. La narrazione di queste memorabili esperienze si avvantaggia delle caratteristiche di praticità, concisione e umanità del suo autore. Insieme ai fatti, è un’intera, affascinante personalità che si svela in questi giornali di bordo splendidamente curati e presentati dal maggiore storico moderno dell’esplorazione nel Pacifico, che tutta una vita ha dedicato al grande navigatore.

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